Cancro al seno, ecco la prevenzione ideale secondo Veronesi

Cancro al seno, ecco la prevenzione ideale secondo Veronesi







"Un'ecografia all'anno per tutta la vita, a partire dai 30 anni; dai 40 anni aggiungere anche la mammografia annuale". Questa la prevenzione ideale contro il tumore al seno "secondo l'esperienza" di Umberto Veronesi. "Se tutte le donne seguissero questo semplice schema - ha aggiunto l’oncologo- avremmo certamente una forte riduzione del rischio di avere malattie gravi".



Le raccomandazioni del direttore scientifico dell'Ieo si rifanno anche al suo progetto di ricerca Mortalità Zero, che spiega così: "Abbiamo scoperto che quando un tumore viene individuato solo dagli esami strumentali (come mammografia, risonanza magnetica e altro) e non è ancora percepibile alla palpazione, necessita di interventi molto delicati perché, essendo piccolissimo, è difficile andarlo a pescare, ma, una volta operato guarisce nel 99,3% dei casi".


Questo dato - ricavato allo Ieoin seguito ai risultati ottenuti su quasi 1000 donne - induce l' oncologo a pensare che "dobbiamo riconsiderare tutta la metodologia della prevenzione e della diagnosi precoce su basi nuove. Tuttavia - avverte - dobbiamo provarlo. Ecco il motivo della ricerca che stiamo mettendo in atto e che si chiama "Mortalità Zerò". Questo studio prevede che 10.000 donne sane con più di 40 anni siano controllate per 10 anni, durante il quale verranno sottoposte ogni anno a due ecografie, una mammografia e, per quelle più a rischio, una risonanza magnetica.


Del resto, dice Veronesi, affinandosi le tecnologie diagnostiche e accelerando sul pedale della prevenzione e della diagnosi precoce, "sono sempre più numerose le donne che guariscono dal tumore del seno, e migliora anche la loro qualità di vita: lo confermano gli ultimi dati dell' American Cancer Society, che anticipano i trend mondiali".


E si tratta di dati confortanti: la mortalità per tumore nella donna, nel periodo 1991-2005 è diminuita dell'11,4%, con una maggiore diminuzione, in particolare, della mortalità per tumore al seno, che si è ridotta del 37%. Anche il numero di nuovi casi ha iniziato per la prima volta a diminuire dal 1998, sebbene lentamente (-0,6% l'anno).

Commenti

Anonimo ha detto…
Ho 60 anni e un passato di ottima salute. Ho sempre sentito parlare di prevenzione. Sento sempre usare questa parola come se fosse magica e tenesse lontano ogni rischio di ammalarsi. Ebbene, vi racconto la mia esperienza: dal 1987 ogni anno a Novembre mi sottoponevo alla mammografia, che allora era ancora un esame poco praticato. Ho continuato sempre x tutti questi anni, anche perchè avevo avuto da poco un bimbo e ritenevo la prevenzione un mio dovere. Ciononostante, dal novembre 2008 al novembre del 2009 mi sono trovata: un tumore primario al seno, con metastasi alla colonna vertebrale, al fegato (12 cm) e ai polmoni. Mi ha ceduto una vertebra ed è stato questo evento che mi ha permesso di scoprire tutto il resto. Sono stata operata e ora riesco con difficoltà a camminare. Eppure, non si può dire che non facessi prevenzione! Forse sono incappata in un radiologo troppo superficiale/frettoloso? Ho scoperto per caso da altri medici, che già quella lastra del novembre 2008 poteva suscitare dei dubbi, e indurre il radiologo ad approfondire con una ecografia. Purtroppo questo controllo ecografico non fu richiesto, e nel mio caso avrebbe evidenziato tutti i guai che mi portavo dentro, ovviamente in fase iniziale! Sarebbe utile spiegare che solo un esame semestrale é in grado di offrire una buona copertura al rischio. Oltre allo scrupolo del medico, se ce l'ha.
Faccio tanti auguri a tutte le donne che ne sono colpite e altrettanto a chi ne sta uscendo.
Giusi